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La marginalità sociale è definita dalla distanza dai centri in cui vengono prese le decisioni, dettate le regole e godute le risorse ed è acuita dalla mancanza di partecipazione e di strumenti di governance adeguati, di riconoscimento dei propri diritti e dall'assottigliamento del welfare. Le situazioni indagate riguardano casi di immigrazione, disabilità, devianza e periferia metropolitana. Nonostante l'apparente eterogeneità, dall'analisi emergono i tratti comuni della marginalità che nel discorso sociale diventa la lente attraverso cui osservare la realtà attuale.